Era un po' di tempo che non mi mettevo sotto a scrivere, forse perché avevo perso la voglia, la verve, la speranza.
Oggi una persona a me molto cara che non mi vedeva da un paio d'anni mi ha detto che sono sempre arrabbiata e che, così, non mi godo le cose belle della vita. Come dargli torto? Il mio modo di essere mi porta spesso all'isolamento e alla sofferenza. Però oggi, mentre discutevo mi sono sentita VIVA e mi sono resa conto che la mia rabbia non è che il frutto della mia eterna speranza.
Con un briciolo di supponenza continuo a sperare che il mio piccolo impegno quotidiano, le mie opinioni, il mio "rompere le scatole al prossimo" possa giovare al mondo. E ancora non mi voglio rassegnare al fatto che non sia vero.
Quindi, sì, mi arrabbio, ma finché mi arrabbierò vorrà dire che avrò voglia di vivere, di lottare per questa vita così bella...
E allora ho avuto voglia di nuovo anche di scrivere, che poi è la mia forma preferita di espressione, nonché l'unica che possa sviluppare e praticare, in quanto non so cantare, ballare, disegnare...
Mi sono resa conto che discutere con persone intelligenti e scrivere mi rende felice, così come mi rende felice l'amore della persona che ho accanto ormai da anni... Per cui, logicamente, non mi resta che continuare a discutere, a scrivere e ad amare.