Infatti i terroristi dell'Is distruggono monumenti, siti archeologici e musei, proprio per distruggere non solo vite umane ma anche per annullare la dignità di quei popoli che non hanno più qualcosa per cui combattere. Ecco: impariamo questa lezione. Insegniamo ai nostri figli, il futuro, a rispettare e valorizzare il passato culturale che ci contraddistingue come popolo, come persone. E forse avremo meno delinquenza, meno foreign fighters, meno guerre. La cultura è il simbolo dell'unione di più civiltà e quelle zone così devastate in questi anni ne sono a maggior ragione l'emblema.
Ah... vorrei dire a quei rosiconi che ieri quando parlava Alberto si lamentavano di tanta affluenza e della "commercializzazione" dell'evento:
1) Alberto non è un fenomeno da baraccone: è un professionista serio che merita tutta la stima e gli applausi che riceve
2) la cultura appartiene ai laureati, agli operai, ai netturbini, ai vecchi, ai bambini... È e deve essere DI TUTTI!
3) voi che vorreste restare a discutere nelle vostre torri d'avorio a ridirvi le solite 4cose tra 4 sedicenti intellettuali siete responsabili del degrado culturale al quale stiamo assistendo tanto quanto quelli che distruggono o ignorano le opere d'arte... Perché la vostra è una cultura sterile, martoriata, depauperata della sua caratteristica più importante: l' universalità, che alla fine sta alla base delle libertà...
Buonanotte e w Alberto