sabato 14 marzo 2015

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"Tre anni e un giorno" pensò Mutek, mentre la guardava piangere. "Tre anni e un giorno e non ho ancora imparato a mordermi la lingua quando dovrei... Che idiota che sono!"
Avevano litigato, proprio il giorno dopo del loro terzo anniversario. Lei si era tolta l'anello che lui le aveva regalato e l'aveva poggiato sulla scrivania come un oggetto qualunque. 
"Non piangere dai, ché mi sento uno stronzo..."
"Non capisco... Cosa ti manca? Insomma, non ti sembra che ti ami?"
"Non ho mai detto questo..."
"E allora qual è il problema?" singhiozzó.
"Il problema è che sono un cretino e ti ho fatto piangere per l'ennesima volta... Ti amo... Non fare così..."
"Mi sento come se avessi spezzato un incantesimo, come quando ti svegli da un sogno bellissimo e scopri che sei ancora in questo mondo di merda..."
"È tutto come prima..."
"Non mi sembra..."
"Siamo veramente bravi a farci del male... Possibile che non impariamo mai?"
"Hai detto che non ti senti considerato... Dov'è che sbaglio? A me sembrava di aver fatto passi da gigante grazie a te..."
"Sei perfetta, ho sbagliato io..."
"E che ne so se adesso dici così per paura? Magari passano altri sei o sette mesi e sembra tutto andar bene, poi mi esplodi di nuovo con qualcos'altro che non ti va bene? Ma non mi puoi dire le cose subito?"
"Non voglio litigare per ogni mia paturnia..."
"Beh ma così io casco dal pero! Se lo facessi io ti imbufaliresti...'
"Hai ragione... Perdonami...non lasciarmi ti prego..."
"Qui non è una questione di perdonarti, io sto male... Mi hai detto cose belle forti oggi..."
"Lo so, ma io... Insomma, ho detto quelle cose, ma non influenzano così tanto il nostro rapporto... Io sono contento di noi..."
"Non sembrava cinque minuti fa, quando di fatto mi hai accusato di amarti meno di quanto mi ami tu... E poi sembra che tutto questo amore ti pesi..."
"Non è così... A me non pesa nulla, ho scelto di starti accanto e lo faccio con piacere... Ho contestato solo una certa pigrizia che alle volte noto... Ma magari sbaglio e anche se non sbagliassi non mi fa cambiare idea su di te... Su di noi...". La abbracciò. 
" Mi ci vorrà un po' perché mi passi, lo sai vero? "
"Lo so, è colpa mia... Ma andrà tutto bene..."
"Lo spero..."

Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge