martedì 6 febbraio 2018

La speranza è come l’alba. Se ci credi solo quando la puoi vedere non supererai mai la notte.

Mutek si stupì della banalità della sua epifania. Ma era sempre stato tutto lì, davanti ai suoi occhi, e lui non se ne era mai reso conto. Adesso vedeva il quadro generale, come se avesse avuto un'illuminazione divina. Era ovvio, palese, lapalissiano. Siamo tutti granelli di sabbia della stessa spiaggia, in balia delle correnti di terra e di mare. Può essere spaventoso a pensarci, ma non è così negativo come può sembrare a un occhio annebbiato, come era sembrato anche a lui pochi istanti prima. Granelli di sabbia. Così come la vita è fatta di infiniti istanti, la materia di infiniti atomi, lo spazio di infiniti pianeti. Siamo parte del tutto, ingranaggi di un sistema, non poi così immodificabile come si potrebbe pensare. Nessuno darebbe importanza alla farina, o a un uovo, posato su un tavolo, ma quanto è buona una torta! Eppure è formata da tanti ingredienti, che a una prima impressione sono insignificanti, banali, scontati. E invece se li combini, in modi diversi, in dosi diverse, cambia qualcosa: è sempre una torta, ma un po' differente da quella precedente, da quella successiva, da quella della vicina. Così come accade all'umanità: tutti Homo sapiens, tutti diversi. Stessi ingredienti, una torta diversa. Certo è, però, che una torta senza ingredienti non la puoi fare! Una molecola lipidica senza catene di CH2 nemmeno. Non puoi scrivere una poesia senza parole. Una persona senza ideali, esperienze, emozioni, che cos'è?

"Sono le cose piccole che fanno quelle grandi!" si disse Mutek, vergognandosi quasi dell'ovvietà di quello che aveva pensato! Eppure, fino a poco prima non lo aveva capito. Si sentiva troppo piccolo per lottare contro ciò che gli stava capitando, troppo inutile, da solo. Un uomo nella moltitudine, che poteva fare? Se fosse sparito, nessuno avrebbe notato che non c'era. Un minuscolo ingrediente in dose miserrima  nell'impasto dell'Universo, a che serviva? 
Invece serviva, come la buccia di limone tritata fa una pasta frolla migliore, anche se non la vedi. Ma se non c'è, noti la differenza. Forse lui non poteva essere una torta intera, ma poteva essere scorza di limone, spolverata di zucchero a velo, aroma di stecca di cannella. Era poco? Forse. Ma era necessario, imprescindibile che ci fosse. E non era certo con la sua assenza che avrebbe migliorato la ricetta generale! Anzi. Decise quindi che avrebbe fatto il suo dovere di ingrediente, anche al costo, alle volte, di essere dimenticato, usato in piccole dosi, non apprezzato dai più, come i canditi del panettone. Avrebbe preso la responsabilità di arricchire la ricetta, lo doveva alla ricetta stessa, in quanto annoverato nella lista degli ingredienti, e lo doveva a se stesso, per la dignità di essere un ingrediente, seppur piccolo, ma essenziale.

"Noi siamo la scintilla che appiccherà il fuoco... Già: me lo hanno detto tutti e io non l'ho capito! Perché essere piccoli è dura da accettare, soprattutto in un mondo di "grandi". Ma il fuoco non si appicca senza scintille! Io sarò scintilla, candito, noce moscata, ingrediente segreto, difetto del reticolo cristallino, incongruenza, crepa... sarò quello che serve! Che poi è tutto quello che posso  e che devo essere!"


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Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge