lunedì 18 giugno 2018

Questo non è il mio paese

Ciao, mi chiamo Alice, sono italiana e oggi mi sono svegliata in un altro paese. 
Non il mio, certamente.
In questo paese, dove mi sono ritrovata per caso, il Ministro dell'Interno fa anche da premier, Ministro della Difesa ecc.
In questo paese avrei paura ad avere un figlio omosessuale, non perché la cosa sia un problema in sé, ma perché in questo posto maledetto gli omosessuali vengono derisi o picchiati.
In questo paese il Ministro sopracitato propone il censimento dei rom, un po' come in Germania nel 1938 fecero con gli ebrei.
In questo paese si lasciano in balia delle onde 629 disperati che tentano di trovare una vita migliore.
In questo paese tv, giornali, ministri e gente comune sono convinti che il problema principale siano i migranti, senza pensare a corruzione, mafia, disoccupazione giovanile...
In questo paese l'ignoranza è sdoganata, non si crede né nella scienza né nelle istituzioni.
In questo paese gli immigrati li pagano 2 euro al giorno per raccogliere i pomodori, poi si lamentano che "rubano il lavoro" agli abitanti locali.
In questo paese se una ragazza viene stuprata da un bianco "se l'è cercata", ma se a stuprarla è un nero, allora condannano tutti i neri.
In questo paese se dei rom causano un incidente mortale si grida allo scandalo, ma se un africano viene ammazzato con sei pistolettate nessuno ne parla.
In questo paese la gente prega un dio misericordioso e caritatevole, ma vorrebbe bruciare tutti i diversi.
In questo paese si grida "assassina" alla donna che abortisce, ma poi si augura la morte per annegamento dei migranti sui barconi.

In questo paese i fascisti sono al governo, anche se non hanno la camicia nera, ma verde.

Fa proprio schifo questo paese, non è certamente il mio. 
Non è il paese dove sono nata, dove sono cresciuta, il paese che amo. 
Questo è un paese dove non auguro a nessuno di svegliarsi domani e dove io non vorrei affatto vivere.

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Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge