venerdì 18 novembre 2016

Nuances de gris

Poco più di un'ora fa discutevo a proposito del grigiore esistenziale che sto attraversando ultimamente e mi è stato chiesto di riflettere su ciò che veramente mi rende felice.
La prima risposta che mi è venuta alle labbra è "far felici gli altri".
In effetti è vero: ho sempre avuto piacere a vedere la contentezza negli occhi delle persone quando a farli contenti ero stata io. Mi piace fare regali mirati, cucinare per gli altri, consolarli quando ne hanno bisogno, assicurargli di credere in loro e farli sentire più forti.

Spesso questa risposta mi è stata contestata con un banale "devi pensare anche un po' a te stessa..." e allora ho deciso che dovevo stilare un elenco delle cose che mi fanno felice, senza un ordine preciso, ma solo così come mi vengono in mente d'emblée.

E quindi:

- mi rende felice andare al cinema, quando la sala è pressoché vuota e io ho una posizione centrale e accanto la persona giusta per vedere quel film (o la persona giusta e basta!), quella che si commuove per le stesse scene, quella con cui ti giri a guardarla e anche lei ti guarda e vi sorridete al sentire la stessa battuta, quella che ti scalda la mano gelata, perché al cinema fa sempre un freddo cane...

- mi rende felice viaggiare, magari con la solita persona giusta.... Il chiamarsi per sentire l'altro cosa mette in valigia, l'organizzare le visite, l'emozione della partenza, la notte prima della stessa senza chiudere occhio per la paura di far tardi... Prendere l'aereo e godersi il panorama, sorridersi felici pensando all'avventura che ci si appresta a vivere, giocare a carte nei viaggi lunghi, vincere più di una partita. Poi cercare l'hotel, sistemarsi e cominciare ad esplorare, sempre in tensione, sempre con l'adrenalina a mille... E alla fine mi piace tornare a casa, dormicchiare durante il viaggio, sorridersi felici per l'avventura appena vissuta, scorgere la sagoma di Firenze in lontananza, respirare l'odore di casa...

- mi rende felice leggere un fumetto di supereroi, che ti dà speranza, perché tutti abbiamo la nostra kriptonite, il nostro punto debole, ma ci sarà sempre qualcuno a difenderci dal lato scoperto. Mi appaga commuovermi leggendo e credere che sia vero... e provare a farlo diventare vero.

- mi rende felice guardare un programma intelligente alla tv, magari uno della (Sacra) Famiglia Angela

- mi rende felice fare l'amore con la (solita) persona giusta, con cui condividi non solo il corpo, ma anche interessi, obiettivi, speranze... e ti sembra di riunire non solo due corpi in uno ma di incarnare l'intera forza della Justice League, con la gentile collaborazione di Zagor, Tex, Nathan Never e Zorro!

- mi rende felice andare a una mostra d'arte, possibilmente con quella benedetta persona giusta (non per forza la stessa del punto precedente, ma se c'è non guasta), con cui puoi sfottere i finti intellettuali ed esperti d'arte e allo stesso tempo goderti la bellezza più pura. E poi riflettere insieme sul significato dell'arte e del mondo in generale.

- mi rende felice passare una giornata al mare, farmi cullare dal rumore delle onde e tuffarmi nei cavalloni come una bambina... Ridere mentre la corrente mi atterra e mi trascina al largo, la sabbia sotto i piedi, baciare la persona giusta, con le labbra che sanno di sale, credo siano tra le più belle cose che esistano al mondo.

- mi rende felice andare a cena fuori e mangiare bene, o mangiare bene e basta... Il cibo è una delle mie fonti di felicità maggiori, soprattutto se l'ho cucinato io e lo condivido con qualcuno (possibilmente non un anoressico schizzinoso).

- mi rende felice percorrere in auto d'estate le strade in collina e godermi il sole, la brezza, il frinire delle cicale. Poi magari passo da un punto panoramico, guardo la mia Firenze e mi sento la persona più fortunata della Via Lattea

- mi rende felice poltrire a letto la domenica e magari alzarmi al suono delle campane in una bella mattina di sole.

- mi rende felice l'odore del caffè la mattina e quello del pane appena sfornato

- mi rende felice imparare cose nuove, per poi poterle raccontare e spiegare a chi non le sa e dire insieme "Ganzooo!"

- mi rende felice scrivere e sfogarmi nel farlo, mettendo un poco d'ordine nel garbuglio dei miei pensieri. E mi chiedo perché non lo faccia un po' più spesso, visto che mi fa tanto bene...

E infatti, ora che ho scritto questa lista della spesa mi sento un po' meglio e, ancora una volta, mi rendo conto che anche nel grigiore ci possono essere i colori, basta tirarli fuori, come quando si puliscono le opere d'arte dal sudicio che vi si deposita sopra, rivelando la bellezza che c'è sotto.


Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge