giovedì 22 novembre 2012

...De (La)Repubblica...

Ogni giorno quando entro su internet apro la posta, facebook e leggo i quotidiani online...principalmente La Repubblica e L'Unità tra quelli italiani, El País, Le Monde e The Independent per quelli stranieri. Ultimamente è proprio quello che ho sempre considerato il mio quotidiano "preferito" e affidabile che mi delude... La Repubblica, infatti, sta perdendo in qualità, spessore e serietà, soprattutto per quanto riguarda la testata online. Leggendo le pagine di cronaca nazionale si nota una faziosità evidente, alle volte sguaiata e trita, che nulla ha veramente a che fare con la linea politica del quotidiano, notamente simpatizzante a sinistra, la sinistra "bene", la sinistra borghese e colta (se così la si può chiamare), s'intende...E' ovvio che se io leggo un giornale non schierato apertamente, o comunque non organo di partito, mi aspetto onestà nell'affermare le idee del direttore e dei giornalisti, ma anche obiettività...va bene l'editoriale, va bene criticare un certo "sistema" politico ed economico che anch'io critico, ma la faziosità, oltre ad esser fastidiosa, risulta anche controproducente per la reputazione stessa del quotidiano. Non la approvo e non la giustifico, ma me l'aspetto da un giornale come Il Fatto Quotidiano, che per lo meno esprime certe idee (sbagliate, criticabili, faziose appunto, o incomplete) con i soldi stessi di chi lo scrive e di chi lo pubblica...ovvero è un giornale autofinanziato, autoprodotto e autopubblicato, senza oneri per lo Stato. Invece La Repubblica prende, come la maggior parte dei quotidiani, grossi finanziamenti pubblici, non dipendenti tanto dalle vendite effettive, quanto dalla tiratura (in poche parole dal numero di copie stampate). Per questo motivo è ancora più importante che le notizie di cui scrive vengano trattate in maniera obiettiva e "professionale".
C'è poi un aspetto a mio parere forse peggiore: la maggior parte degli articoli a carattere "di nicchia", ovvero arte, scienza, letteratura, la Cultura, insomma, sono trattati con pressapochismo e approssimazione. Ricordo articoli dove il giornalista di turno parlava di fantomatiche Facoltà di Fisica (senza sapere che Fisica, almeno per la Legge ancora in corso, è un Corso di Laurea all'interno della Facoltà di Scienze MM FF NN), oppure confondeva elettroni con protoni, Rettori con Presidenti e così via...fino ad arrivare agli ultimi strafalcioni in tema di fumetti: "Neil Gaiman è il papà di Batman" (ricordo che Neil Gaiman è nato nel 1960 e Batman è stato inventato negli anni '30 del '900) e Flash e Wonder Woman che fanno parte della creatività Marvel e non di quella della DC Comics. Da profana di fumetti questo potrebbe non interessarmi, forse, e invece mi indigna ancora di più, perché io leggo i giornali per informarmi, ma se il giornale mi dà una notizia imprecisa, inesatta, impropria, che Informazione è? Quando poi leggo che lo stesso Gaiman canzonava i giornali italiani per questa castroneria, ho perso proprio le staffe...Trovo tutto questo molto triste: ormai la tendenza della stampa, anche nelle grandi testate, è quella di abbassare la qualità adattandosi al livello (basso) generale delle masse...Nella mia idea di Informazione è l'esatto contrario di quello che dovrebbe accadere: i media tutti dovrebbero fornire un accesso rapido a un' informazione di alto livello, proprio perché la massa possa alzare il proprio, di livello...ovviamente ogni argomento dovrebbe essere trattato in maniera chiara e semplice, adatta a ogni tipo di pubblico, ma senza inesattezze...questo non solo per correttezza nei confronti di chi legge, ascolta o guarda, ma anche per rispetto nei confronti dell'argomento trattato e dei giornalisti stessi, che accettano di lavorare con poca serietà e poca professionalità, pur di guadagnare qualcosa. Ne va della dignità del pubblico, dei lavoratori stessi dell'editoria e, a mio parere, anche di quella di un Paese. Uno Stato che tende ad abbassare il livello culturale generale, non correggendo, o, nei casi peggiori, incoraggiando il pressappochismo e la mal'informazione, non si può considerare "avanzato"...L'informazione pubblica, come la scuola pubblica e i centri del sapere in generale, dovrebbero essere alla base della struttura di un Paese...e lo sarebbero, secondo la nostra Costituzione... Invece no: si privatizza la scuola, si tagliano i fondi alla Ricerca, si lascia crollare Pompei, si abbassa il livello dei media su un basso profilo...questo quasi nel silenzio generale...non si capisce cosa stia aspettando il lettore medio de La Repubblica per indignarsi...forse che scrivano che Jovetic gioca nella Juve...gli errori negli articoli sportivi forse susciterebbero più scandalo, di quelli negli articoli a carattere scientifico o culturale! A me già il fatto che abbiano letteralmente "censurato" il post di Odifreddi, che criticava la politica israeliana mi dà da pensare...Perché a questo punto credo che tale tipo di Informazione, approssimativa o errata, non sia solo mancanza di serietà o negligenza da parte degli editori...no: tutto questo è voluto, perché è noto che "un popolo che SA, che CONOSCE, c'è il rischio che PENSI anche "( cit. FB ore 14.20 circa) e questo non è più troppo "di moda"...ammesso e non concesso che lo sia mai stato...

3 commenti:

  1. i motivi che hai evidenziato nel tuo (ottimo) scritto sono gli stessi che mi hanno spinto ad abbandonare la lettura dei giornali. quanto meno questo tipo di faziosità e disinformazione fino a qualche tempo era relegata a tg di basso livello, e non a quotidiani sovvenzionati dallo stato a tiratura nazionale. inoltre, da lettore e collezionista di fumetti, sono doppiamente indignato per tutta la cattiva informazione che viene dato su questo tipo di media. (non volevo pubblicare da anonimo, ma non mi lascia accedere con il mio profilo google, mi spiace)

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    1. grazie...davvero grazie! puoi comunque lasciare il tuo nome... ;)

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    2. per la serie, meglio tardi che mai, ti rispondo col mio nome :D scusa, ma mi ero perso gli accessi all'account ^^'

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Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge