mercoledì 20 giugno 2012

...una giornata uggiosa...


Sei presa  da una giornata così..un po’ morta, un po’ triste…ti senti a terra….depauperata di ogni forza…e stai aspettando una persona…con ansia…odi stare ferma ad aspettare…non ti è mai piaciuto…eppure l’attesa è una delle componenti principali della tua vita…molto di più di tante altre…quanti pomeriggi ad attendere…quante serate…tutta la vita in un certo senso….sei stata ad aspettare che la vita stessa cambiasse, invece di agire e cambiarla con le tue stesse mani….ma sto divagando…insomma sei immersa in questa giornata…un caldo assurdo…su una panchina di una piazza ottocentesca di Firenze, che dello splendore che si voleva ottenere ai tempi in cui la città era capitale del Regno ha, ormai, ben poco….e aspetti…e mentre aspetti dici “mi collego a internet e aggeggio un po’ su fb….che so?? Fo la sfida delle città or somethin’ like that…” ma la connessione non c’è…”e la firenze wi-fi??” mah: si vede che matteo di questa piazza s’è dimenticato e un ce l’ha messa…bon…e allora che fai?? Ti metti a leggere…vecchi scritti…tuoi e di altri…e scopri che sei sempre stata una gran rompiscatole…piena di paranoie…torte…che nulla tutto sommato è cambiato rispetto a quando eri un’adolescente…cambi file…oh che bello!! Citazioni…e ti metti a leggere…saint-exupery, calvino, kundera…oh cavolo quanta bellezza in poche righe!!! “mi riuscirà mai scrivere così bene?? Mi sa di no…”….però intanto hai smesso di pensare…al caldo, all’attesa, alle paranoie…leggeresti e basta…ti ci immergi in quella lettura…ed è bellissimo…poi va beh ok è tardi…”se mi scordo perché mi metto a leggere poi come faccio??”…e allora che fare??tutta questa gente in questa dannata piazza che fa?? Beh…la maggior parte passano e basta…a piedi o in bici…qualcuno porta a spasso il cane…c’è chi legge, chi dorme…e poi…ma guarda un po’…c’è chi fissa il vuoto davanti a se…”e che penserà?? Avrà le mie stesse preoccupazioni?? Come me starà aspettando qualcuno??forse dovrei chiederglielo…magari nasce un’amicizia…proprio come nei libri di calvino…no non è possibile….” E intanto hai scritto una pagina…ed è passato il tempo…ed è quasi ora….e l’ansia torna…via alziamoci dalla panchina…basta aspettare: Godot lo saluto un altro giorno!!!

...storie di tutti i giorni...

è dura, durissima...è tanto tempo che non scrivo una pagina così triste...dai tempi...quelli che sembrano lontani, lontani...ma che in fondo sono solo 3 mesi fa...sì sono triste...e lo so che la maggior parte della gente mi direbbe che son la solita rompiscatole, che si sa solo lamentare, che non si gode la vita e la felicità che ha a disposizione...lo so e a volte penso anche che abbia ragione...ma come faccio a star tranquilla? ho imparato che la felicità è una leccornia i cui bocconi te li devi conquistare ogni giorno col sudore e col sangue...e mi sta bene...ma è faticoso...e poi...la mia felicità non la posso condividere...no...alcune delle persone a cui sono più vicina non capirebbero...non approverebbero...non apprezzerebbero...e questo fa malissimo...perché la mia felicità, la scelta che ho fatto 3 mesi fa mi ha cambiato la vita, in meglio, e nel bene e nel male me la condiziona...non dico bugie...ometto...come sempre...ma non ne posso più...devo omettere tutto...sto esplodendo...dicono che sono diventata poco socievole, impenetrabile...che mi sto comportando male...sto diventando la figlia degenere...nonostante non creda onestamente di esserlo...il mio mutismo non migliora le cose, me ne rendo conto...ma come potrei parlare?? di cosa parlo?? cadrei dalla padella nella brace...non verrei capita...non c'è spazio per l'amore e i sogni nel loro mondo...non c'è spazio per chi non è omologato: buoni studi, lavoro fisso, progetti concreti...altrimenti sei out...zero possibilità...condanna senza processo...di sicuro non hai niente di interessante da dire...tranne se sei carne della loro carne...o meglio...ti perdonano solo per il legame di sangue...fin'ora io ero esente da tutto questo...tendevo alla perfezione: buoni voti, impegno sociale e politico, niente droghe, alcool o comportamenti socialmente deprecabili...e poi...e poi la mia voglia di libertà si scontra con il loro mondo...o meglio con il loro modo di vedermi e immaginarmi...con l'etichetta che mi hanno appiccicato...potrei essere davvero qualcuno io...col mio lavoro socialmente utile (forse non hanno realizzato che non esiste la mia figura professionale!!!)...potrei...e si parte a pontificare...e invece no...io non l'accetto...per una volta non sto zitta nell'angolo con la testa bassa...non faccio finta di nulla...questa volta combatto, prendo posizione, alzo la voce...eh si cavolo...si tratta della mia vita, che dovrei fare?? rinunciare?? eh no...non adesso che ho trovato una strada...non adesso che ho scelto da sola..senza andare per esclusione...non adesso che per una volta mi sento viva e non vegetativa...e non posso fregarmene come dicono molti...non puoi fregartene di chi vive accanto a te tutti i giorni...l'essere umano è un animale sociale...se facessi l'eremita forse...ma non è così...la famiglia è una comunità...con le sue regole...e di mezzo c'è anche l'affetto...ma io non ce la faccio...mi sento soffocare, come quando avevo 15 anni...e mi sento enormemente sola nella mia battaglia...oltre a questo c'è l'altra questione...quella del mio sedicente migliore amico scomparso...che dal nulla ha deciso di non voler parlare con me...19 anni insieme...buttati nei 3 minuti necessari a scrivere un sms...e c'è chi mi dice anche in questo caso che dovrei lasciar perdere, che non mi merita, che uno così meglio perderlo che trovarlo...sì forse è così ma non fa meno male...entro in camera mia e ogni cosa me lo ricorda...i libri che mi ha regalato (con tanto di dedica), i suoi disegni, il peluche per il mio compleanno...accendo il pc: le foto insieme, i suoi scritti...no, non posso cancellare tutto così dall'oggi al domani...non posso obliterare la maggior parte della mia vita...e continua a far male...situazione su situazione...è vero: ho un bellissimo tavolo e un sacco di spalle di amici su cui piangere...ma è giusto scaricare il mio dolore su di loro?? non poi così tanto...anche loro hanno le loro beghe...i loro dispiaceri...forse più gravi dei miei...e quindi mi affido alla parola scritta...non tira poi su molto, lo devo ammettere...ma è sempre stata la mia valvola di sfogo...e fin'ora non ho trovato modo migliore...

lunedì 11 giugno 2012

...se non è barocco è un pastrocchio...

"...più o meno 3 mesi fa ho comprato un tavolo e l'ho portato in casa mia...è strano...tutto intagliato, decorato, pieno di cassetti, doppifondi, anfratti...che ancora ho da scoprirli tutti...ogni giorno ci trovo qualcosa di nuovo...qualche volta sbatto negli spigoli...infatti son piena di lividi...però da ogni livido imparo come scansar lo spigolo e il giorno dopo non ci risbatto...potreste pensare che di un oggetto tanto particolare ci si possa stufare facilmente e invece no: ogni giorno sono più contenta di averlo comprato..." questo è lo status che ho messo su fb oggi...non è l'unico, ma è ovviamente quello più importante: riassume in maniera completa ma concisa la mia situazione...sì: sono piena di lividi...gli ultimi mesi non sono stati né tranquilli, né, tantomeno, facili...ma si dice che sbagliando si impara e in effetti...quale migliore scuola di questa? sono tutta ammaccata, il mio cuore lo è, ma come diceva Becquer: se soffro vuol dire che son vivo!! e accidenti se mi sento viva ultimamente!!! forse non lo sono mai stata così tanto...prima la mia esistenza consisteva di una strada di curve e un po' accidentata, adesso alla situazione ho aggiunto tutti i fenomeni climatici possibili: pioggia battente, neve, grandine, tramontana, brezza marina, sole di maggio, tornado, uragano...diciamo che il tavolo nuovo ci sta bene in casa mia, ma in parte ha rivoluzionato l'ordine delle cose, come sempre succede quando si cambia la mobilia...e ancora certe volte mi fa strano pensarlo lì nel bel mezzo della stanza...qualche volta se son sovrappensiero ci passo davanti e penso che sia un sogno e allora torno di corsa a vedere se c'è davvero...non pensavo sarei mai entrata in possesso di un oggetto di cotanto pregio e valore... certo:c'è sempre la questione degli spigoli e dei cassetti...gli spigoli sto imparando giorno, giorno a evitarli, senza mai cercar di smussarli, perché il mio tavolo è bello anche per quegli spigoli e non lo potrei mai modificare: non mi piacerebbe più... per la questione dei cassetti il discorso è più lungo: più ne apro e più ne aprirei... non tutti sono della stessa grandezza, alcuni son più capienti, altri meno... la maggior parte sono abbastanza disordinati, un po' come i miei... il contenuto di molti è decisamente originale e affascinante: mi riporta alla mia infanzia, alla mia adolescenza, al mio modo di affrontare i problemi, a quello di farmi travolgere dagli eventi, mi riporta alla mia testardaggine, alla mia forza di volontà, alla mia pigrizia, alla mia rabbia, alla mia intolleranza latente, alla mia idiosincrasia applicata, alla mia determinazione a non mollare, alla mia speranza nel futuro... in quei cassetti c'è tutto un mondo, per metà concernente il mio universo, per metà sconosciuto e quindi, con il mio atteggiamento tra il faustiano e l'ulissiano, son qui ancora ad aprirli, uno dopo l'altro, per scoprire tutto quello che c'è dentro...e non solo: per imparare e continuare ad amare il mio tavolo e quello che contiene; il suo passato, la sua storia, i graffi, le incisioni, le spaccature, i nodi... e non mi importa dei lividi, fanno male, ma mi servono da monito..."chi non fa non falla"...probabilmente continuerò a sbattere in qualche spigolo, probabilmente il contenuto di qualche cassetto sarà di difficile comprensione o addirittura in qualche caso non mi piacerà poi molto, ma ho scoperto che studiare, mangiare, leggere, scrivere, piangere su questo tavolo mi è diventato indispensabile; è il mio "porto sicuro", il mio rifugio segreto all'interno della casa, sapere che c'è mi dà conforto e speranza, tanto che non riesco più a separarmene: fa parte della mia vita quotidiana, ormai; rivenderlo, regalarlo o modificarlo mi sembrano idee inconcepibili...sì: ci sta proprio bene questo tavolo nella mia casa, come mai nessuno prima di esso...

Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge