venerdì 21 dicembre 2012

...non è un post serio...

Sto arrivando al limite...mi sa che esplodo prima io della Terra stasera...sono stufa...la gente mi ha stancato...la meschinità delle persone mi sconvolge: sono talmente piccine, talmente ridicole...la cosa peggiore è che ti coinvolgono nelle loro vicende a cui difficilmente riesci a sfuggire...come il Nulla con Fantasia, si mangiano pezzo a pezzo il tuo mondo...insozzano con le loro bieche e contorte menti anche la più pura delle cose...e io cosa posso fare? come combatterle? si dice che l'indifferenza abbia più potere dell'odio...vero...e io ho sempre applicato con successo tale tattica..ma se vengono coinvolte anche persone a te care, puoi fregartene? NO, non puoi...o almeno io non posso...non posso dire "va beh...pace!"...non me ne son mai fregata di niente e, onestamente, odio chi lo fa (Gramsci, docet)...figuriamoci se posso far finta di nulla quando si tratta dei miei affetti...non ce la faccio e ci sto male...non voglio esser tirata da una parte o dall'altra, non voglio risse, non voglio battibecchi...solo dialogo puro e semplice, calmo, costruttivo, maturo...ma non te lo permettono...sanno che su quel piano perderebbero e allora giocano sporco...frecciatine, battutine, infamate alle spalle, sotterfugi...mi sento migliore di queste persone, so di essere nel giusto e non voglio scadere al loro livello...ma come posso difendermi dai loro attacchi? Soffro da morire...mi sento come una bagnarola in balia dei 7mari, un cieco in un bosco infestato, Ranma in mezzo a uno stuolo di felini...come fare ad uscirne interi? cerco di contare su chi ritengo ancora affidabile, sincero e lucido...su chi mi offre ancora aiuto e fiducia senza chiedere niente in cambio...spero di aggrapparmi alla mano giusta...di non finire come Mufasa, che si è fidato di Scar...sono sul burrone, ma non voglio precipitare...ho troppe battaglie ancora da combattere...

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Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge