"La prima cosa necessaria per scrivere con efficacia è di non aver alcun riguardo per il lettore che non lo merita." Miguel de Unamuno
giovedì 17 gennaio 2013
...basta un giorno così...
Quando si raggiunge un obiettivo che si inseguiva da tempo si prova una sensazione particolare, un misto di incredulità, gioia e sollievo...ti senti il re del mondo e ti sembra che tutto sia possibile...mi sento così oggi..anche se mi son svegliata troppo presto e ho fatto tutto di corsa...ma ho raggiunto un obiettivo importante...e ne sono contenta...Posso mettere una spunta in più sulla lista "des trucs à faire"! Del resto negli ultimi 10 mesi ne ho conseguite di vittorie personali...e non so se c'ha ragione Paolo Fox, a dire che il 2013 sarà un anno intenso e complicato, ma è iniziato davvero bene...in linea col suo predecessore 2012... Oggi, dopo un periodo un po' teso, me ne sono resa conto...inoltre splendeva un bel sole, che riscaldava un minimo l'aria gelida e pungente...in macchina è passata una vecchia canzone degli 883 e mentre Max Pezzali cantava "Basta un giorno così a cancellare centoventi giorni stronzi..." sentivo che era così anche per me...che certe piccole cose, come guardare 6 episodi di un telefilm in una sola sera con una persona speciale, passare con un dignitoso 20 l'esame di Matematica, la radio che passa la canzone più adatta al tuo umore, il sole che illumina tutto con la sua luce calda e rende "guardabile" anche la squallida periferia di Firenze nord, ti ripagano di tutte quelle giornate storte che hai passato... E vorrei essere ogni giorno consapevole di questo piccolo tesoro quotidiano che possiedo, perché mi dà forza nell'affrontare i miei troubles, veri o paranoieggianti che siano... Oggi mi sento ottimista come Tonino Guerra, saltellante come Cappuccetto Rosso, determinata come Alice... oggi sono pronta a realizzare tutti i miei sogni senza paure...il "Quaderno delle Avventure" è ancora tutto da scrivere...come inizio, per ora, non c'è male...
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Alla sera
Forse perché della fatal quïete
tu sei l'imago a me sì cara vieni
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquïete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge
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