domenica 13 gennaio 2013

...lonelyness...

Entrando su Facebook stasera ho trovato post di mie amiche che parlavano di solitudine...ho pensato che è strano, visto che è stato anche un argomento di cui ho discusso molto negli ultimi giorni...la Solitudine non è tanto un dato di fatto quanto piuttosto uno stato mentale...ne so qualcosa: per anni mi son sentita sola, anche in mezzo alle folle, anzi, soprattutto in mezzo alle folle...non c'è sensazione più brutta di camminare per una città piena di gente e sentirsi soli, ritrovarsi in mezzo a un gruppo di persone che parlano e sentirsi completamente fuoriluogo, spaesati, estranei...è un disagio che conosco da tempo immemore e che (se è un bene o un male lo capirò alla fine del mio viaggio) mi ha portato a comunicare meglio usando la scrittura, piuttosto che la voce...chi mi conosce sa che sono logorroica, ma son più efficace quando scrivo, c'è poco da fare! Il mio primo diario risale al 1996...in poche parole: già ero sola quando avevo appena imparato a scrivere frasi di senso compiuto...è triste? forse sì, forse no...in qualche modo ognuno, essendo un individuo a sé rispetto agli altri, è solo anche se vive in comunità...nel nostro percorso di vita siamo più o meno costretti a incrociare il percorso di qualcun'altro, per un periodo breve o per la vita, per necessità o per amore, per caso o per scelta...questo non fa per forza di noi persone meno sole...se ti senti solo, finisci per esserlo...da bambina ero sola perché in qualche modo obbligata ad essere diversa dagli altri...quando ero adolescente mi sentivo sola, ma forse ero più solitaria, anche se non lo sembravo...da "grande" la mia solitudine si è evoluta con me, diventando una solitudine IDEOLOGICA...qualsiasi passione avessi, qualsiasi genere musicale, letterario, cinematografico non mi coinvolgeva come faceva con i suoi "aficcionados"...o meglio: mi coinvolgeva, ma mai mi convinceva del tutto...per non parlare della politica e della visione del mondo: impossibile trovare una persona che la pensasse come me in toto...mi son sempre ritrovata in mezzo alle mischie, alle risse...a volte mi sono detta che il mio essere "ALIena" da tutto era un problema mio: sono una rompiscatole a priori e trovo il difetto in ogni cosa...ero praticamente rassegnata alla mia solitudine, finché non ho incontrato una persona come me...cioè: non proprio identica, anzi, ma condividiamo la stessa "alienazione" dal resto del mondo...due caratteri entranti, guidati da passioni e ideali forti, uniti a una discreta dose di onestà intellettuale, che si trovano a dover scontrarsi con la dura realtà...non siamo fino in fondo parte di nessun gruppo, siamo gli ultimi dei Mohicani, Cani Sciolti, borderlines, estremisti (nel senso che stanno ai margini dei gruppi), appunto ALIeni...non adeguabili alla massa, non riconducibili ad un'etichetta, non inscatolabili in una definizione, o per lo meno non in una sola...siamo destinati a esser disprezzati e scansati nel peggiore dei casi, ad esser ritenuti dei simpatici "freaks of nature" nel migliore...forse è per questo che ci troviamo così bene insieme, perché quando ci guardiamo negli occhi abbiamo la sensazione di parlare con un nostro simile (finalmente!), ci sentiamo "a casa"...un po' come fa Proust assaggiando la Madelaine dopo tanti anni, così noi ritroviamo l'una nell'altro e viceversa, quei tratti salienti della nostra personalità, quell'odore familiare, quella triste e malinconica forza dei sopravvissuti, dei reduci...e finalmente ci sentiamo un po' meno soli, anche se rispetto al resto dell'umanità lo siamo ancora...il nostro tipo di esistenza non è dei più facili...a volte è talmente frustrante da fare male anche fisicamente, ma col tempo ho imparato ad accettarlo...insomma niente è perfetto: quindi se trovo dei difetti in una cosa è perché ce li ha...e non c'è niente che mi possa impedire di notarli...sarà presunzione: ma per me questo è aver senso critico ed intelligenza, non essere dei semplici rompicoglioni! Detto questo...non so se troverò mai altri come me, o se col tempo, mi adeguerò al format che guadagna più share, quello di prendere un'idea a scatola chiusa, preconfezionata, precotta e, a volte, anche già sbocconcellata, e farla propria...non so se un giorno mi accontenterò degli avanzi delle idee degli altri o se finirò a far la barbona nel sottopassaggio della stazione proprio a causa della mia "non-uguaglianza" rispetto al resto del mondo...so che per ora, sempre nella mia enorme presunzione, mi sembra di aver ragione...e quello che più supporta la mia teoria al momento è che non sono l'unica persona al mondo a pensarla così e che, in fondo, non sono sola per niente!

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Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge