martedì 18 settembre 2012

...epiphanies...

...una dopo l'altra affiorano alla mia mente...nuove consapevolezze...forse dure da accettare...mi mettono in crisi...in effetti affrontar se stessi può mettere in crisi...il confronto con lo specchio, con quello che riflette....con quello che siamo ma non vorremmo essere, con quello che ci piacerebbe essere ma non si riflette in quel vetro metallizzato...essere se stessi che significa?? esser sinceri...forse...ma non solo con gli altri...esserlo con quel riflesso che vediamo la mattina appena svegli...eh ma se non ti piacesse quello che vedi?? se guardare ed accettare quel riflesso, farlo proprio significasse perdere gli affetti?? vale la pena rischiare?? forse sì...le persone che ti amano, ti ameranno comunque...ma la paura è forte...tirare fuori il mostro che è in noi (o i mostri) può esser impegnativo e doloroso...ma probabilmente una volta riportato al mondo normale, a confronto con tutte le altre cose, quelle reali della vita di tutti i giorni, anche il mostro potrebbe sembrare più inoffensivo, più piccolo...più stupido...più facile da sconfiggere...magari poverino anche a lui non piace star lì dentro al nostro cervello, pigiato e scomodo tra i meandri delle circonvoluzioni...magari anche lui preme per uscire...magari con calma ti vorrebbe parlare e spiegarsi...dire le sue ragioni...e invece no: tu lo incateni...lo costringi nello spazio ristretto della scatola cranica...ne accetti il peso sul cuore...preferisci star male, piuttosto che farlo uscire...tutto per paura...per codardia e viltà...per mancanza di maturità...beh a un certo punto però devi crescere...perché quel mostro non può condizionarti la vita in eterno...per quanto ti ostini a nasconderlo, fugacemente apparirà sempre nello specchio tramite il riflesso dei tuoi occhi...e tu lo sai che è lì...il coraggio sta nel lasciarlo libero dall'assurda cattività a cui lo costringi...a cui TI costringi...so che non è capodanno...ma questo è uno dei miei propositi per il futuro...far uscire quel mostro, una squama alla volta, una zanna dopo l'altra...per poterlo guardare in faccia e sconfiggerlo, magari imparando da quello che ha da dirmi...e per poter guardare il mio riflesso con serenità...per poterlo accettare...per potermi accettare...in tutte le mie sfaccettature...smussando quelle che meno mi piacciono, facendo battere la luce su quelle migliori...e chiedendo l'aiuto del mio Riflesso per eccellenza per farlo...questa è la mia nuova EPIPHANY...spero solo di trovare il coraggio...

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Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge