lunedì 11 febbraio 2013

...elezioni...

La mia tessera elettorale è arrivata solo 5 anni fa...non sono certo una veterana di votazioni...la prima volta che ho votato ero piena di speranze, ma non andò per niente come speravo...passai la notte a piangere dopo i risultati pensando che vivevo in un paese popolato da deficienti. Per questo in parte comprendo la rabbia di chi manda a quel paese tutto e tutti, di chi vota Grillo "per protesta"... ma mai concorderò con chi non va a votare. Molti penseranno che sia il solito discorso moralista e retorico del "qualcuno prima che tu nascessi è morto perché tu avessi il diritto al voto!"...non si tratta di questo, anche se, retorico o meno, è una motivazione che condivido e che ritengo sufficientemente valida...semplicemente mi chiedo quanti di quelli che non votano sappiano qualcosa di politica, quanti siano realmente informati, quanti davvero ci sono stati un po' dentro...a mio parere la maggior parte se ne è assolutamente disinteressata e si è limitata a lamentarsi... E'vero che i nostri parlamentari spesso hanno dimostrato nei migliori casi incompetenza, nei peggiori disonestà, negarlo sarebbe assurdo, ma questo non giustifica il disinteresse...fa rabbia, certo, ma, proprio per questo, a maggior ragione dovremmo impegnarci il doppio...e invece no...la maggior parte delle persone si limita a dire "tanto son tutti uguali: rubano e basta..." "che voto a fare? tanto non cambia nulla..." "la politica non mi interessa..." premesso che sfido chiunque a giocare a "Parlamentare per un giorno" e ad abbassarsi lo stipendio come prima misura per il bene del paese, il punto è che questo disinteresse non gioca a nostro favore...insomma quelli della cattiva politica non vedono l'ora di avere sudditi, invece che cittadini... eh sì...perché il voto è un diritto, ma, a mio parere, anche un dovere del cittadino...che ci piaccia o no, facciamo parte di una comunità, i cui componenti hanno influenza gli uni sugli altri...al punto che nel nostro mondo "occidentale" ,diciamo, uomo e cittadino sono termini tra loro sinonimi... Partecipare attivamente alla vita politica del Paese dovrebbe riguardarci da vicino... per fare politica, al contrario di ciò che molti pensano, non è necessario iscriversi a un partito...basta essere cittadini consapevoli, ovvero informarsi e non limitarsi alle chiacchiere da bar o da autobus, discutere anche con chi la pensa diversamente da noi, vivere il nostro territorio, organizzare eventi di tipo culturale, fare volontariato... infatti se ormai la politica si fa solo nelle "stanze dei bottoni" è solo colpa nostra, che, se votiamo, ci limitiamo a delegare non solo le decisioni, ma anche le responsabilità, se non votiamo, rinunciamo con vigliaccheria, sia a esercitare il nostro diritto alla scelta, sia a essere responsabili di quel che succede o non succede... Ci lamentiamo tanto dei nostri politici, ma siamo i primi a lasciar loro campo libero, senza ricordarci del reale potere che abbiamo... noi gli concediamo l'onore (non a caso si chiamano "onorevoli"), nonché l'onere e la responsabilità, di rappresentarci e di rappresentare le nostre idee in Italia e all'estero, noi li abbiamo scelti (oddio: con questa legge elettorale, lo ammetto, non tanto!) e sistemati in Parlamento e noi, in teoria, li potremmo anche togliere di là se non ci piacessero...son lavoratori precari, dopotutto, a contratto a termine di 5 anni...
Non solo, la Costituzione ci consente di diventare a nostra volta parlamentari, di fondare partiti, associazioni, di partecipare alla vita pubblica insomma...ma oramai chi si impegna in questo senso, spesso è visto con diffidenza... invece di stimarlo e incoraggiarlo, si pensa subito che abbia degli interessi in gioco (forse perché chi mal pensa, mal fa?) e non che semplicemente sta tentando di cambiare le cose che non vanno, con impegno, dedizione, magari ritagliandosi il tempo dal lavoro e dalla vita privata... 
In questa situazione di disinteresse generale, che mi ricorda tanto il "me ne frego" dei fascisti, se siamo i primi a non occuparci di ciò che ci circonda, come possiamo rimproverare ai nostri parlamentari se fanno solo i propri interessi? non sono poi diversi da noialtri... e invece no: ci piace lanciare il sasso e nasconder la mano, ci lamentiamo ma non ci impegniamo per cambiar le cose, gridiamo "vergogna" ma ci giriamo dall'altra parte appena gli eventi ci toccano un poco... 
Ma forse la mia visione è troppo pessimista, forse chi non vota non è solo un vigliacco, forse è davvero solo deluso...e allora cari delusi, che pensate di dimostrare il vostro dissenso astenendovi, vi dico che la vera rivoluzione, il vero cambiamento cominceremo a vederlo solo quando i telegiornali il giorno dopo il voto annunceranno " Hanno votato il 100% degli aventi diritto..." Dimostriamo a chi si impegna a governarci e a rappresentarci che ci siamo, che non siamo qui ad aspettare i miracoli dall'alto, ma che partecipiamo, che contribuiamo al benessere del paese, che ci importa, che ci interessa, che ancora abbiamo la forza di pensare e di combattere.. ricordiamogli e ricordiamoci che siamo donne e uomini con un cervello, una dignità, che non siam sudditi, ma cittadini...

Nessun commento:

Posta un commento

Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge