giovedì 25 ottobre 2012

...io non so parlar d'amore...

a volte ti capitano quelle giornate del cavolo...che non si limitano ad andare "storte" sul momento, ma ti lasciano lunghi strascichi, anche nei giorni seguenti...oggi è una di quelle giornate...non so nemmeno come mi sento...ho un enorme vuoto dentro, quel vuoto che sentivo durante la mia adolescenza...quello che ho sentito per la maggior parte della mia vita...
sono stufa...
stufa di star male in un periodo in cui dovrei star bene
stufa di trovarmi in mezzo a casini e tensioni
stufa di svegliarmi nel cuore della notte col cuore in gola e brutti pensieri, senza sapermi riaddormentare
stufa del mio non saper crescere
stufa dei miei continui fallimenti
stufa, perché per quanto ci provi non riesco a sentirmi meglio...
e non è successo niente di davvero grave...ma io non ne posso più...sono un combattente che è sull'orlo di arrendersi al nemico, il ghiacciaio alpino che si ritira sempre di più di anno, in anno... se fuori sembro immobile, sempre uguale, come una natura morta, dentro ho "Il Grido" di Munch...un urlo muto, l'urlo della mia anima...e mi dico che il problema sono io, che la vita è questa...un'eterna sinusoide, anche se a me piacerebbe di più un y= 1...una costante senza punti di flesso...e soprattutto senza punti angolosi...
la solita vocina nella testa, però, mi ricorda "ma un tu nn'eri te quella dell'equilibrio dinamico?? quella che la vita è dinamismo, che di costante e immobile c'è solo la morte??"...sì...sono io...quella ragazza allegra e ciarliera che infila un discorso sui massimi sistemi dopo l'altro, insieme alla sua metà...e completano a vicenda uno le disquisizioni dell'altra e viceversa...quella ragazza che si consola di un esame andato male con un po' di marmellata di mele cotogne, spalmata su una fetta di pane enorme e irregolare, ma preparata con tanto amore e dedizione...emblema della perfezione nei difetti...quella ragazza che si perde nello sguardo del suo cavaliere e si bea del suo sorriso...quel sorriso che le scalda il cuore, che sembra tenerla in vita, di cui non sa più fare a meno...e allora?? perché oggi sono così smonca?!? ne ho davvero motivo?? nonostante le delusioni, che movente ho per commettere questo grave delitto, quello di non saper godersi la vita e basta??
...devo riconsiderare certi rapporti sociali e soprattutto darmi pace...la famosa lista dei pro e dei contro, che cito in ogni mio consiglio agli altri e che, da brava Alice quale sono, non so seguire...bene...lista fatta: i PRO sono sempre in maggioranza...e non di poco...e quindi...stop...fermo il treno e basta...guardo avanti...penso ai progressi che ho fatto, ovviamente non da sola...ho tanti appigli in questa eterna scalata, basta saperli vedere, mille spalle su cui piangere...devo solo ("solo" è un po' eufemistico come termine lo so!) lavorare su di me...isolando per un poco le mie circonvoluzioni per farle andare nella direzione e giusta...e domani, anche se il meteo ha messo nuvolo, so che io (noi dovrei dire?? :) ) vedrò il sole...

1 commento:

  1. E invece no, pioggia. Ma non è per forza sinonimo di negatività. Anche la pioggia ha la sua bellezza, la natura ha molti aspetti affascinanti basta saperli cogliere e, ancor più importante, saper imparare dai suoi messaggi.

    RispondiElimina

Alla sera

Forse perché della fatal quïete

tu sei l'imago a me sì cara vieni

o sera! E quando ti corteggian liete

le nubi estive e i zeffiri sereni,


e quando dal nevoso aere inquïete

tenebre e lunghe all'universo meni

sempre scendi invocata, e le secrete

vie del mio cor soavemente tieni.


Vagar mi fai co' miei pensier su l'orme

che vanno al nulla eterno; e intanto fugge

questo reo tempo, e van con lui le torme


delle cure onde meco egli si strugge;

e mentre io guardo la tua pace, dorme

quello spirto guerrier ch'entro mi rugge